Il Ministero della Giustizia russo ha proposto sanzioni penali, tra cui pene detentive fino a cinque anni, per illegal cryptocurrency mining.
Il disegno di legge introduces l’Articolo 171.6 nel Codice Penale, prendendo di mira i miner che operano al di fuori del registro del Servizio Fiscale Federale.
Le sanzioni aumentano in base alle soglie di reddito e alla struttura organizzativa delle operazioni.
I singoli trasgressori che generano oltre 3,5 milioni di rubli (35.000 dollari) rischiano multe fino a 1,5 milioni di rubli o due anni di lavori forzati.
Cosa è successo
Il Ministero della Giustizia ha published le bozze di emendamento sul portale legale ufficiale della Russia, puntando a un’entrata in vigore nel 2026.
Le operazioni svolte da gruppi organizzati o con redditi superiori a 13,5 milioni di rubli (136.000 dollari) rischiano multe da 500.000 a 2,5 milioni di rubli.
Le pene massime prevedono fino a cinque anni di reclusione più ulteriori ammende fino a 400.000 rubli.
La Russia ha legalizzato il mining di criptovalute il 1° novembre 2024, richiedendo la registrazione presso il Servizio Fiscale Federale.
Oltre 1.000 entità si sono registrate a maggio 2025, ma la conformità rimane bassa.
Il vice primo ministro Alexander Novak ha confermato a dicembre 2025 i piani per introdurre la responsabilità penale.
I miner illegali in Inguscezia hanno stole 35,4 milioni di kWh di elettricità per un valore di 4,3 milioni di dollari nella prima metà del 2025.
Questo ha rappresentato il 94% di tutti i consumi elettrici non contabilizzati nella repubblica.
Le farm di mining totali in Russia sono salite a 196.900 nel 2025, in aumento del 44% rispetto alle 136.600 di fine 2024.
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Perché è importante
La Russia controlla oltre il 16% dell’hashrate globale di Bitcoin, rendendola il secondo hub di mining al mondo.
L’azione repressiva punta sia al furto di elettricità sia alla raccolta di gettito fiscale, mentre il settore acquisisce crescente rilevanza economica.
L’alto funzionario del Cremlino Maxim Oreshkin ha sostenuto che il mining dovrebbe essere classificato come attività di esportazione.
La governatrice della Banca Centrale Elvira Nabiullina ha riconosciuto che il mining contribuisce alla forza del rublo.
I miner aziendali pagano aliquote fiscali del 25%, mentre i privati affrontano aliquote progressive dal 13% al 22%.
I miner domestici che consumano meno di 6.000 kWh al mese restano esentati dall’obbligo di registrazione.
Le sanzioni proposte rappresentano il tentativo di Mosca di formalizzare il settore, prevenendo al contempo i danni alla rete elettrica derivanti dalle operazioni illegali.
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