L’uomo d’affari canadese Kevin O’Leary afferma che il dibattito sul fatto che Bitcoin abbia o meno valore intrinseco è già concluso per gli investitori istituzionali.
In un’intervista con Yellow.com, ha sostenuto che 16–17 anni di performance non pari a zero e la capacità di generare rendimento hanno spinto BTC nella stessa categoria di altri componenti di portafoglio di lungo periodo, indipendentemente da ciò che continuano a sostenere gli scettici come Peter Schiff.
I critici di Bitcoin “sono solo rumore”, dice O’Leary
O’Leary ha respinto l’idea che oppositori come Schiff possano ancora determinare la traiettoria di lungo periodo dell’asset.
«Ci sono persone che non lo possederanno mai», ha detto, osservando che alcuni investitori credono ancora che il calcolo quantistico possa spezzare la catena. «Ma per me quello non è il segnale, è solo rumore».
Ha sottolineato che è la costruzione del portafoglio, non l’ideologia, a determinare come le istituzioni tratteranno gli asset digitali.
Se i critici insistono che Bitcoin andrà a zero, O’Leary afferma che la soluzione è una semplice diversificazione.
«Anche se andasse a zero, non ti spazzerebbe via.»
La sua posizione in BTC è inferiore al 5%, simile alle allocazioni di lungo periodo che utilizza per l’oro.
Perché le istituzioni continueranno a comprare BTC nonostante gli scettici
O’Leary sostiene che 17 anni di dati contino molto più delle convinzioni personali. «Non è mai stato pari a zero», ha detto.
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Invece, ora Bitcoin assomiglia a una commodity in fase iniziale con uno storico sufficientemente lungo per l’analisi istituzionale.
Si aspetta che, una volta finalizzate normative come il Clarity Act, gli allocatori tratteranno BTC ed ETH come qualsiasi altro componente di portafoglio, valutandoli in base a liquidità, bande di volatilità e potenziale di rendimento.
O’Leary ha inoltre affermato che wrapped BTC e ETH offrono già un rendimento modesto, rendendoli in alcuni casi più attraenti dell’oro.
Ha aggiunto che il suo portafoglio più ampio di infrastrutture crypto, che include exchange e società energetiche, al momento sta sovraperformando lo stesso Bitcoin grazie alla crescita legata all’IA nella domanda di data center.
Diversificazione, non massimalismo
O’Leary ha respinto sia la visione dello “zero valore” sia l’idea che gli investitori dovrebbero puntare tutto su un solo asset. Il suo punto centrale: alle istituzioni interessa solo una diversificazione conforme alle regole.
«Il tuo mantra è la preservazione del capitale con rendimento», ha detto. «Ci sono solo tante cose che puoi fare senza assumerti un rischio eccessivo.»
Quando gli è stato chiesto se sarebbe disposto a un dibattito diretto con Schiff, O’Leary non l’ha escluso, ma ha detto che la conversazione riguarderebbe in ultima analisi la teoria di portafoglio, non l’ideologia. «Le persone dovrebbero ascoltarlo», ha detto riguardo a Schiff. «Ma finora si è sbagliato.»
Ha aggiunto che ascoltare i critici fa parte del processo, ed è per questo che limita BTC ed ETH a pesi bassi a singola cifra nel portafoglio.
Ma ha sottolineato che, per le istituzioni, la domanda non è più se Bitcoin sia reale, ma dove si collochi.
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