Riot, un giocatore importante nel settore del mining di Bitcoin, ha annunciato un'offerta non sollecitata per acquisire Bitfarms. Siamo sulla soglia di vedere la più grande società di mining quotata al mondo.
Questa mossa arriva dopo che Riot ha rivelato che Bitfarms ha rifiutato la sua proposta privata presentata il mese scorso. Riot ha ora accumulato una partecipazione del 9,25% in Bitfarms, diventando il maggiore azionista dell'azienda.
Riot offre $2,30 per azione per Bitfarms.
In seguito alla notizia, le azioni di Bitfarms sono salite di quasi l'8%, attualmente scambiate a $2,18. Il presidente esecutivo di Riot, Benjamin Yi, ha espresso delusione per il rifiuto della proposta da parte del consiglio di Bitfarms senza un dialogo sostanziale.
Yi ha sottolineato che l'offerta di Riot rappresenta un'alternativa più attraente per gli azionisti di Bitfarms rispetto alla traiettoria attuale dell'azienda. Il CEO di Riot, Jason Less, ha criticato la gestione di Bitfarms, in particolare dopo la recente rimozione del CEO di Bitfarms, Geoffrey Morphy.
Less ha sollevato preoccupazioni sulle azioni dei fondatori di Bitfarms, Nicolas Bonta ed Emiliano Grodzki, suggerendo che potrebbero non agire nel miglior interesse di tutti gli azionisti. Morphy è stato licenziato questo mese dopo aver intentato una causa contro Bitfarms, richiedendo $27 milioni di danni per violazione del contratto.
La mossa di Riot rappresenta uno sforzo strategico per consolidare il potere nel settore del mining di Bitcoin. L'esito di questa offerta di acquisizione avrà probabilmente implicazioni significative per il futuro del settore. Bitfarms non ha risposto alle richieste di informazioni sull'offerta di acquisizione o sulla causa di Morphy.
L'espansione aggressiva di Riot sottolinea la natura competitiva del settore del mining di Bitcoin e mette in evidenza fino a che punto le aziende si spingeranno per assicurarsi il dominio. Gli investitori seguiranno da vicino come si svilupperà questo dramma ad alto rischio.