L'uomo d'affari canadese Kevin O'Leary ritiene che la prossima fase di adozione delle cripto dipenda interamente dal Clarity Act statunitense, che secondo lui sbloccherà l'allocazione istituzionale ma solo per Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH).
In un'intervista con Yellow.com, ha sostenuto che i vincoli di conformità non lasciano spazio a una diversificazione più ampia una volta che le porte si apriranno.
E quando accadrà, ritiene che l'esito sia già predeterminato.
“Quando le grandi istituzioni analizzeranno i dati, arriveranno alla stessa conclusione cui siamo giunti noi: puoi catturare la stragrande maggioranza dei rendimenti di lungo periodo delle cripto con Bitcoin ed Ethereum”, ha detto. “Non avranno alcun incentivo a detenere altro.”
Il Clarity Act è una proposta bipartisan al Congresso volta a definire finalmente quando gli asset digitali sono trattati come titoli o come commodity, ponendo fine all'ambiguità che tiene le istituzioni ai margini.
Una concentrazione verso due asset
O'Leary ha detto che il suo team ha analizzato più di due dozzine di token e ha scoperto che oltre il 97% della performance storica del portafoglio poteva essere replicata con un mix 50/50 di BTC ed ETH.
Sulla base di ciò, è uscito da tutte le altre posizioni, inclusa Solana (SOL).
Secondo lui, ciò implica che i portafogli istituzionali tratteranno le criptovalute come qualsiasi altra classe di attivi e le allocazioni andranno verso i mercati più liquidi e profondi, ignorando il resto.
O'Leary ritiene che questa concentrazione sia iniziata durante il recente ribasso, in cui molti token più piccoli hanno subito perdite permanenti mentre BTC ed ETH hanno recuperato forza relativa.
Ha inquadrato questo cambiamento non come un giudizio sulla tecnologia, ma come un riflesso del modo in cui operano i veri allocatori di capitale. Le istituzioni, ha detto, richiedono liquidità, prezzi trasparenti e chiarezza normativa, condizioni che attualmente solo Bitcoin ed Ethereum soddisfano su larga scala.
Le stablecoin stanno già trasformando i pagamenti
Sebbene Bitcoin ed Ethereum assorbiranno i futuri flussi di investimento, O'Leary sostiene che le stablecoin siano oggi il progresso più concreto sul mercato.
Ha affermato che il GENIUS Act e quadri normativi analoghi all'estero hanno reso possibile per le istituzioni regolamentate usare le stablecoin per trasferimenti transfrontalieri, rendendole un'alternativa legittima alle infrastrutture di pagamento tradizionali.
O'Leary ha detto che le sue aziende hanno già sostituito molti bonifici internazionali con transazioni in stablecoin, citando velocità, efficienza dei costi e chiarezza legale.
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“Ora è completamente conforme spostare capitali tra giurisdizioni utilizzando stablecoin e riconvertirli nella valuta locale dall'altra parte,” ha detto.
Si aspetta che l'adozione delle stablecoin acceleri prima della maggior parte delle altre forme di finanza basata su blockchain, principalmente perché si inserisce nelle strutture di conformità esistenti.
Mining e infrastrutture come tema d'investimento istituzionale
O'Leary ha inoltre evidenziato lo spostamento verso l'infrastruttura come tema di investimento più duraturo, in particolare fornitori di energia, operatori di data center e miner con costi di elettricità ultra-bassi.
Ha affermato che l'economia del mining di Bitcoin funziona solo al di sotto dei sei centesimi per kilowattora, rendendo l'accesso all'energia il vero vantaggio competitivo.
Il suo investimento in Bitzero, ha osservato, si basa sulla capacità dell'azienda di ottenere contratti di lungo periodo al di sotto di quella soglia.
Ha presentato questo settore come punto di intersezione per due industrie che si evolvono in parallelo: il calcolo per l'IA e gli asset digitali. Gli operatori che controllano energia, terreni e fibra si trovano ora al crocevia di entrambe.
Nessun grande breakout di mercato finché non arriverà la regolamentazione
Nonostante l'ottimismo di lungo periodo, O'Leary ha detto di non aspettarsi a breve un forte scostamento dei prezzi.
Con il mercato in attesa di chiarezza normativa, ritiene che Bitcoin rimarrà in un range definito finché le istituzioni non otterranno un'approvazione formale per allocare capitale.
Il catalizzatore, a suo avviso, resta unico.
“Il Clarity Act è il punto di svolta. È allora che arriveranno i capitali veramente significativi.”
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