Chainlink è scivolata sotto un livello di supporto critico questa settimana, sollevando dubbi sul fatto che il token possa stabilizzarsi o continuare la sua discesa verso 8$. L’asset veniva scambiato intorno a 12$ al momento della stesura, dopo un calo del 7% nelle ultime 24 ore. Gli analisti tecnici ora indicano un breakdown dalle principali zone di resistenza mentre i venditori mantengono il controllo del trend di breve periodo.
Cosa è successo: la rottura del supporto apre spazio al ribasso
LINK ha perso di recente il supporto in area 15$, un livello di prezzo che segnava la zona di ritracciamento di Fibonacci 0,618 utilizzata per misurare la forza del trend. Il token è successivamente sceso sotto il canale ascendente che ne guidava il movimento dei prezzi dalla metà del 2023, spostando il momentum a favore dei venditori.
L’analista Ali Martinez ha suggerito che LINK «potrebbe star ritestando la zona di breakdown prima di un movimento verso 8$», osservando che il precedente supporto ora sta agendo da resistenza.
A meno che il prezzo non riconquisti l’area 14-15$, il rischio di ribasso rimane elevato, secondo Martinez.
I prossimi livelli significativi si collocano a 10$ e 8$, aree che corrispondono a reazioni di prezzo storiche. Su timeframe più brevi, LINK ha incontrato un rifiuto sulla trendline ribassista di resistenza, innescando un calo brusco accompagnato da un aumento dei volumi.
Alpha Crypto Signal ha sottolineato che «LINK non è riuscita a invertire la sua trendline di resistenza… i venditori sono ancora in controllo del trend». Gli indicatori tecnici confermano questa struttura ribassista.
La media mobile esponenziale a 50 periodi e la media mobile semplice a 200 periodi sono entrambe orientate al ribasso e restano al di sopra del prezzo attuale, segnalando che il quadro generale non si è ancora spostato a favore dei compratori.
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Perché è importante: interesse istituzionale contro debolezza tecnica
Il breakdown tecnico arriva mentre sullo sfondo si sviluppano novità a livello istituzionale. L’analista di ETF Nate Geraci ha riferito che Grayscale si sta preparando a convertire il suo trust privato su LINK in un ETF spot, una mossa che potrebbe ampliare l’accesso all’asset per gli investitori tradizionali. Allo stesso tempo, l’analista Javon Marks mantiene un target di lungo periodo sopra 47$, che rappresenta un potenziale rialzo di oltre il 240% rispetto ai livelli attuali.
Tuttavia, i dati on-chain offrono un quadro più cauto. I grandi wallet hanno venduto o redistribuito oltre 31 milioni di LINK nelle ultime settimane, secondo i dati condivisi da Martinez.
CryptoWZRD ha individuato 13,50$ come livello che deve essere rotto per impostare uno scenario rialzista più convincente, aggiungendo che «è necessaria un’inversione rialzista per vedere un rally verso la resistenza a 16$». Sia LINK sia la sua coppia con Bitcoin mostrano una struttura debole su timeframe giornalieri e settimanali, ha affermato l’analista.
Nonostante la pressione tecnica, Chainlink continua a figurare tra i progetti blockchain più attivi in termini di attività di sviluppo. Il token si sta ora avvicinando a una zona di supporto che in passato ha innescato rimbalzi, e i trader monitorano eventuali segnali di stabilizzazione che potrebbero preparare il terreno per un recupero di breve periodo.
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