Revolut ha integrato il pieno supporto a Solana il 3 dicembre, permettendo ai suoi 65 milioni di clienti globali di inviare, ricevere, fare staking e pagare utilizzando SOL, USDT e USDC direttamente all’interno della neobank app.
L’integrazione segna un’espansione significativa di Solana nella finanza tradizionale, posizionando la blockchain come infrastruttura per pagamenti ad alto volume in una delle più grandi banche digitali europee. In precedenza, Revolut offriva SOL solo come asset di trading, senza connettività alla blockchain.
Ora gli utenti possono effettuare trasferimenti peer‑to‑peer, prelevare verso wallet esterni e partecipare allo staking tramite l’interfaccia bancaria.
La novità colloca Solana accanto al ristretto elenco di blockchain supportate da Revolut, che comprende Bitcoin, Ethereum e Ripple.
Cosa è successo
Revolut elabora oltre 8,3 miliardi di dollari in trasferimenti di stablecoin all’anno, con Ethereum, Tron, Polygon e Solana che fungono da principali rails di regolamento. L’integrazione di Solana consente agli utenti di effettuare transazioni in USDT e USDC sulla rete, sfruttando finalità in meno di un secondo e commissioni quasi nulle.
Il tempismo colloca gli utenti Revolut in posizione favorevole rispetto a Breakpoint 2025 ad Abu Dhabi, dove sono previsti aggiornamenti sull’ecosistema Solana che verranno presentati. Revolut dispone di 15 milioni di account abilitati alle criptovalute all’interno della propria base utenti totale.
Solana si unisce a un numero crescente di applicazioni fintech che adottano la blockchain come infrastruttura di pagamento. Venmo ha aggiunto il supporto a SOL nell’aprile 2025, Cash App prevede di lanciare pagamenti in USDC su Solana all’inizio del 2026 e Western Union sta implementando uno stablecoin basato su Solana per le rimesse transfrontaliere nella prima metà del 2026.
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Stripe ha regolato transazioni in USDC su Solana per tutto il 2025, dimostrando la fiducia istituzionale nelle capacità di pagamento della rete.
Perché è importante
L’integrazione di Revolut offre a Solana un accesso diretto al pubblico bancario mainstream in 39 mercati. L’azienda opera con una valutazione di 65 miliardi di dollari e serve clienti in Europa, Asia e Americhe, creando un potenziale di distribuzione per i servizi basati su Solana oltre gli utenti cripto‑native.
L’annuncio è coinciso con la presentazione, il 3 dicembre, da parte di Solana Mobile del token SKR, il cui lancio è previsto per gennaio 2026. Il token alimenterà governance e staking per l’ecosistema di smartphone Seeker, con il 30% della fornitura totale di 10 miliardi destinato ai possessori dei dispositivi e agli utenti attivi di dApp tramite airdrops.
Solana Mobile ha spedito 150.000 unità Seeker e generato oltre 100 milioni di dollari di attività economica attraverso 175 applicazioni decentralizzate. Il token SKR introduce un tasso di inflazione iniziale del 10% che decresce del 25% all’anno fino a stabilizzarsi al 2%.
La funzione di staking di Revolut elimina le barriere tecniche per ottenere rendimenti, consentendo ai clienti di partecipare alla validazione della rete senza dover gestire wallet non‑custodial o infrastrutture di validatori. Dopo l’annuncio, SOL ha scambiato intorno ai 143 dollari, in rialzo di circa il 4% rispetto ai livelli precedenti.
Il più ampio modello di adozione nel fintech suggerisce che Solana stia passando da asset speculativo a infrastruttura di pagamento per servizi finanziari regolamentati, concorrendo direttamente con le reti di regolamento tradizionali.
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