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Goldman Sachs punta 2 miliardi di dollari sugli ETF a esito definito con l’accordo Innovator Capital

Goldman Sachs punta 2 miliardi di dollari sugli ETF a esito definito con l’accordo Innovator Capital

Goldman Sachs Group Inc. ha annunciato lunedì che pagherà 2 miliardi di dollari per acquisire Innovator Capital Management, un pioniere negli exchange-traded fund a esito definito, segnando l’ultima mossa del colosso di Wall Street per ampliare la propria presenza in uno dei fastest-growing segments of asset management.

L’accordo in contanti e azioni, subordinato al raggiungimento di obiettivi di performance e la cui chiusura è prevista per il secondo trimestre del 2026, aggiungerà al portafoglio Goldman i 28 miliardi di dollari di asset in gestione di Innovator distribuiti su 159 ETF. L’acquisizione porterà immediatamente Goldman Sachs Asset Management a oltre 75 miliardi di dollari di asset complessivi in ETF su 215 strategie, posizionando la società tra i top 10 provider globali di ETF attivi.

«Gli ETF attivi sono dinamici, trasformativi e sono stati uno dei segmenti in più rapida crescita nel panorama degli investimenti pubblici di oggi», ha dichiarato l’amministratore delegato di Goldman, David Solomon. «Con l’acquisizione di Innovator, Goldman Sachs amplierà l’accesso a prodotti di investimento moderni e di livello mondiale per i portafogli degli investitori».

Innovator, con sede a Wheaton, Illinois, è emersa come leader negli ETF a esito definito, che utilizzano strategie basate su opzioni per limitare il rischio di ribasso per gli investitori in cambio di un tetto al potenziale rialzo. Questi prodotti strutturati hanno guadagnato terreno tra i consulenti finanziari che cercano di proteggere i portafogli dei clienti durante periodi di volatility di mercato.

Cosa è successo

L’acquisizione unisce capacità complementari in un mercato in rapida espansione. Innovator gestisce 159 ETF a esito definito al 30 settembre, offrendo strategie focalizzate su reddito, protezione mirata tramite buffer e obiettivi di crescita. L’azienda ha introdotto i Buffer ETF, che forniscono protezione al ribasso consentendo al contempo di partecipare ai rialzi di mercato fino a un tetto prestabilito.

Oltre 60 dipendenti di Innovator, inclusi i cofondatori Bruce Bond e John Southard, entreranno a far parte dei team Third-Party Wealth ed ETF di Goldman Sachs Asset Management dopo il completamento dell’operazione. La società manterrà l’attuale struttura di gestione degli investimenti e i fornitori di servizi sotto la proprietà di Goldman.

«Goldman Sachs ha una lunga storia nell’individuare tendenze emergenti e cambiamenti direzionali importanti all’interno dell’industria del risparmio gestito», ha affermato Bond, CEO di Innovator. «Siamo entusiasti di offrire soluzioni di investimento di livello mondiale ai clienti all’interno della struttura ETF e di espandere il nostro business in questa categoria leader e ad alta crescita».

L’operazione segue una serie di acquisizioni strategiche da parte di Goldman nello spazio dell’asset management quest’anno. A settembre, la banca ha annunciato un investimento da 1 miliardo di dollari in T. Rowe Price e, il mese successivo, ha acquisito l’investitore di venture capital Industry Ventures per rafforzare la propria piattaforma di investimenti alternativi.

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Perché è importante

L’acquisizione riflette il cambiamento radicale in atto nell’industria degli ETF, poiché gli investitori favoriscono sempre più strategie attive rispetto ai prodotti indicizzati passivi. Gli asset globali in ETF attivi hanno raggiunto 1,6 trilioni di dollari, crescendo a un tasso composto annuo del 47% dal 2020, secondo i dati Morningstar citati da Goldman Sachs.

Gli ETF a esito definito rappresentano una delle nicchie a crescita più rapida all’interno della gestione attiva. Le ricerche di Cerulli Associates prevedono che questi prodotti possano crescere a un tasso annuo composto tra il 29% e il 35% nei prossimi cinque anni, potenzialmente superando i 334 miliardi di dollari di asset entro il 2030, superando di gran lunga il tasso di growth previsto del 15% per l’intera industria degli ETF.

I prodotti hanno attirato l’attenzione e, in alcuni casi, le critiche degli osservatori del settore, che ne discutono la complessità e le strutture commissionarie. Tuttavia, la loro popolarità tra i consulenti finanziari ha continuato a crescere, mentre gli investitori cercano alternative ai tradizionali portafogli 60/40 azioni-obbligazioni in un contesto di elevata volatilità e di politica monetaria in evoluzione.

Per Goldman, l’operazione porta avanti la strategia dell’amministratore delegato David Solomon di allontanarsi dal banking retail per puntare su business più stabili e generativi di commissioni nella gestione di patrimoni e asset. La banca ha dato priorità al potenziamento delle proprie capacità di gestione degli investimenti per ridurre la dipendenza da ricavi di trading più volatili.

L’operazione posiziona Goldman per competere più direttamente con i provider consolidati di ETF attivi, sfruttando al contempo le profonde relazioni distributive di Innovator con i consulenti finanziari. L’accordo fornisce inoltre a Goldman track record consolidati e un’infrastruttura operativa in una categoria in cui l’innovazione di prodotto e la formazione dei consulenti restano fondamentali per il successo.

Goldman Sachs è stata assistita dalla propria divisione Global Banking and Markets come consulente finanziario, con assistenza legale da Wachtell, Lipton, Rosen & Katz e Willkie Farr & Gallagher. Oppenheimer & Co. ha agito come consulente finanziario per Innovator, con assistenza legale da Vedder Price.

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