La camera bassa della Polonia ha approvato giovedì la legislazione sulle criptovalute nonostante il precedente veto del presidente Karol Nawrocki.
Il voto invia il disegno di legge invariato al Senato per la revisione.
I legislatori hanno approvato la misura con 241 voti favorevoli e 183 contrari dopo averla ripresentata senza modifiche.
Cosa è successo
Il Crypto-Assets Market Act mira ad allineare la Polonia al quadro regolamentare dell’Unione Europea sui Markets in Crypto-Assets (MiCA).
Gli Stati membri dell’UE devono rispettare la scadenza di conformità di luglio 2026.
Nawrocki aveva posto il veto alla stessa legislazione all’inizio di dicembre, affermando che avrebbe «messo seriamente a rischio le libertà dei polacchi, le loro proprietà e la stabilità dello Stato».
Il Parlamento ha tentato di superare il veto, ma è arrivato a 18 voti dalla maggioranza dei tre quinti richiesta.
Il governo ha poi ripresentato il disegno di legge senza modifiche la scorsa settimana.
Secondo quanto riferito, un portavoce del governo ha dichiarato che Nawrocki probabilmente firmerà questa volta la legge dopo un briefing riservato sugli impatti per la sicurezza nazionale.
Il disegno di legge conferisce all’Autorità polacca di vigilanza finanziaria ampi poteri sulle operazioni in criptovalute.
I critici, inclusi i rappresentanti del settore, sostengono che la legislazione impone restrizioni che vanno oltre i requisiti minimi dell’UE.
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Perché è importante
La Polonia rimane l’unico Stato membro dell’UE senza attuazione del MiCA, mentre vicini come Germania, Malta, Paesi Bassi e Lituania hanno già iniziato a rilasciare licenze.
Lo stallo regolamentare ha creato tensioni politiche tra i sostenitori nazionalisti di Nawrocki e la coalizione filo-UE del primo ministro Donald Tusk.
Nawrocki aveva fatto campagna su posizioni favorevoli alle crypto prima di vincere le elezioni presidenziali del giugno 2025 con il 50,89% dei voti.
È entrato in carica in agosto.
In un post sui social media di maggio, aveva garantito che non sarebbero state introdotte «leggi oppressive» nel settore degli asset digitali, affermando che «la Polonia ha bisogno di innovazione, non di regolamentazione».
Il mercato delle criptovalute in Polonia è cresciuto nonostante l’incertezza normativa.
Chainalysis ha classificato il Paese all’ottavo posto in Europa per valore totale di criptovalute ricevute tra luglio 2024 e giugno 2025.
Secondo i dati Statista, si stima che 7,9 milioni di polacchi utilizzino criptovalute.
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