Solana guadagna terreno mentre i grandi trader aumentano le posizioni sui futures, mentre Bitcoin mantiene stabilità vicino ai massimi recenti. SOL è salito di circa il 6% fino a negoziare intorno a 142 dollari il 10 dicembre, attirando nuova attenzione da parte di partecipanti istituzionali e retail.
Il rally arriva mentre l'attività sui derivati accelera sulle piattaforme centralizzate e decentralizzate.
Cosa è successo: rally del prezzo
Solana ha registrato un guadagno del 6% il 10 dicembre, raggiungendo i 142 dollari in mezzo a volumi elevati sia sul mercato spot che su quello dei futures. CoinGecko ha registrato circa 6,3 miliardi di dollari di volume spot, mentre CoinGlass ha riportato un open interest sui futures Solana vicino a 7,5 miliardi di dollari.
Gli exchange centralizzati hanno elaborato 1,6 miliardi di dollari di scambi spot nello stesso periodo. Il turnover sui futures ha raggiunto circa 17 miliardi di dollari in 24 ore, indicando un posizionamento attivo senza un eccessivo accumulo di leva.
I dati di DeFiLlama mostrano che gli exchange perpetui decentralizzati su Solana hanno gestito circa 1,13 miliardi di dollari di volume nell'ultima giornata.
L'open interest on-chain per i perpetual su Solana rimane intorno a 463 milioni di dollari, suggerendo una partecipazione misurata sia da parte dei trader centralizzati che decentralizzati.
Il volume spot giornaliero sugli exchange decentralizzati di Solana ha raggiunto circa 3,5 miliardi di dollari. La rete ha registrato oltre 2,3 milioni di indirizzi attivi e ha elaborato quasi 65 milioni di transazioni nelle ultime 24 ore.
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Perché è importante: breakout tecnico
Solana sta testando una linea di tendenza discendente che ha limitato ogni rally dall'inizio di ottobre. Il prezzo ora si mantiene al di sopra della zona di supporto di metà range tra 145 e 150 dollari dopo aver formato una base vicino a 135 dollari nelle ultime settimane.
L'analisi del grafico mostra minimi crescenti che premono contro la linea di tendenza in appiattimento, segnalando una pressione di vendita in diminuzione.
La prima barriera di resistenza si trova vicino ai 165 dollari, con una zona secondaria tra 185 e 190 dollari che segna aree in cui in precedenza hanno dominato i venditori.
Una chiusura sostenuta al di sopra del trend ribassista rappresenterebbe il primo chiaro cambio nella struttura di mercato dal ritracciamento di novembre.
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