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Il Regno Unito riconosce formalmente le criptovalute come proprietà ai sensi della nuova legge sui beni digitali

Dec, 03 2025 11:47
Il Regno Unito riconosce formalmente le criptovalute come proprietà ai sensi della nuova legge sui beni digitali

Il Regno Unito ha riconosciuto formalmente martedì le criptovalute e le stablecoin come beni personali dopo che la Property (Digital Assets etc) Act 2025 ha ricevuto il Royal Assent da parte di Re Carlo III. La legge istituisce una terza categoria di diritti di proprietà che si applica agli asset digitali, inclusi Bitcoin e i token non fungibili.

La normativa codifica quanto i tribunali stavano già applicando attraverso decisioni caso per caso, ma eleva tale principio a livello di legge. Le associazioni di settore hanno accolto la misura come una svolta per la chiarezza giuridica e la tutela dei consumatori.

Lo Speaker della Camera dei Lord, John McFall, ha annunciato il Royal Assent alla Camera dei Lord martedì. Il breve disegno di legge ha superato entrambe le Camere del Parlamento senza emendamenti.

Cosa è successo

La legge risolve una lunga ambiguità del diritto inglese e gallese, confermando che gli asset digitali possono essere oggetto di diritti di proprietà personale anche se non rientrano nelle categorie tradizionali.

In base alla normativa esistente, i beni personali rientrano in due categorie: le “cose in possesso”, come gli oggetti fisici tipo le auto, e le “cose in azione”, come i crediti o i diritti contrattuali. Criptovalute e NFT non si inserivano facilmente in nessuno dei due gruppi.

La nuova legge stabilisce che “una cosa (compresa una cosa che è digitale o elettronica per sua natura) non è impedita dall’essere oggetto di diritti di proprietà personale” solo perché ricade al di fuori di queste due categorie.

La normativa attua le raccomandazioni della Law Commission of England and Wales. La Commissione ha pubblicato il suo rapporto finale nel giugno 2023 dopo anni di consultazioni, concludendo che il sistema di common law era sufficientemente flessibile da accogliere gli asset digitali, ma necessitava di una conferma statutaria per eliminare le incertezze residue.

CryptoUK, la prima associazione di categoria dell’industria cripto e blockchain del Paese, ha affermato che il cambiamento porta chiarezza in merito alla prova della proprietà, al recupero dei beni rubati e alla gestione delle partecipazioni digitali nei casi di insolvenza o successione. Il gruppo ha osservato che i tribunali già trattavano le criptovalute come beni attraverso singole sentenze.

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“Questo cambiamento offre maggiore chiarezza e protezione a consumatori e investitori, assicurando che gli asset digitali possano essere chiaramente posseduti, recuperati in caso di furto o frode e inclusi nei procedimenti di insolvenza e nelle successioni”, ha scritto CryptoUK.

Perché è importante

Il riconoscimento giuridico rafforza le tutele per il 12% circa degli adulti del Regno Unito che detiene criptovalute, secondo la Financial Conduct Authority. Tale percentuale rappresenta circa 7 milioni di persone, in aumento rispetto al 10% delle rilevazioni precedenti.

I diritti di proprietà consentono ai titolari di ricorrere agli strumenti legali se i loro asset digitali vengono rubati. I tribunali possono ora emettere ordini di congelamento e tracciare gli asset tra diversi wallet utilizzando i principi consolidati del diritto di proprietà.

La legge chiarisce inoltre che le criptovalute possono essere incluse nei patrimoni fallimentari e trasmesse tramite testamento. I professionisti dell’insolvenza possono ora trattare le partecipazioni digitali come beni a disposizione dei creditori in caso di fallimento di un’impresa.

La CEO di Bitcoin Policy UK, Susie Ward, ha dichiarato che la legge crea una protezione legale per i possessori di Bitcoin. Il Chief Policy Officer Freddie New l’ha definita probabilmente “il più grande cambiamento nel diritto di proprietà inglese” dai tempi del Medioevo.

Il governo considera la riforma parte degli sforzi più ampi per rendere la Gran Bretagna un hub per la finanza digitale. La Banca d’Inghilterra ha recentemente avviato una consultazione sulla regolamentazione delle stablecoin denominate in sterline, come parte dei preparativi per un uso più ampio del denaro digitale nei pagamenti.

La legge si applica a Inghilterra e Galles e all’Irlanda del Nord. È entrata in vigore il giorno stesso in cui ha ricevuto il Royal Assent.

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