Il token nativo di Pi Network's è salito del 6% in 24 ore e del 10% nell’ultima settimana, toccando brevemente 0,25 $ mentre la community del progetto di criptovaluta mobile-first è in fermento per le speculazioni su un potenziale upgrade del 28 novembre – anche se la tappa tanto discussa non ha ancora ricevuto alcuna conferma ufficiale dal Pi Core Team.
Il prezzo in rialzo ha spinto la capitalizzazione di mercato di PI di nuovo sopra i 2 miliardi di dollari, posizionandolo come la 61ª criptovaluta per dimensioni e superando temporaneamente la meme coin Pepe (PEPE), secondo i dati di CoinGecko. Attualmente PI viene scambiato intorno a 0,246 $ con un volume nelle 24 ore di 33,4 milioni di dollari, che rappresenta un aumento del 27% dell’attività di trading.
Il rally sembra essere trainato principalmente da post di account della community non ufficiali che speculano su un «momento decisivo» per Pi Network il 28 novembre. Tuttavia, il Pi Core Team non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale che confermi un upgrade importante per quella data specifica, sollevando interrogativi sul fatto che l’entusiasmo sia basato su informazioni verified o su semplici speculazioni della community.
Cosa è successo
Le speculazioni si sono intensificate dopo i post di account non ufficiali su X, tra cui «Pi Network News», che sostenevano che il 28 novembre avrebbe segnato un aggiornamento trasformativo per l’ecosistema. «Un robusto potenziamento sembra profilarsi per l’ecosistema Pi. Restate informati, restate proattivi e cogliete l’opportunità», affermava un post ampiamente condiviso.
Le discussioni nella community suggeriscono che la data possa coincidere con diverse tappe regolamentari e tecniche, tra cui finestre di conformità MiCA, aggiornamenti al sistema di messaggistica finanziaria ISO 20022 e calendari di integrazione dei sistemi bancari per il quarto trimestre. Alcuni sostenitori di Pi vedono il 28 novembre come un punto di convergenza strategico in cui più quadri normativi e finanziari si intersect.
Tuttavia, gli aggiornamenti recentemente confermati di Pi Network si concentrano su altre tempistiche. Il 16 novembre il Core Team ha annunciato un importante upgrade di Pi App Studio, introducendo funzionalità per gli sviluppatori che consentono di download il codice sorgente e ricaricare modifiche personalizzate. La piattaforma si è evoluta da un semplice strumento low-code a un ambiente di sviluppo ibrido che combina accessibilità e capacità di programmazione professionale.
Pi Network ha inoltre pubblicato un whitepaper sulla conformità MiCA il 19 novembre, posizionando il progetto per potenziali quotazioni su exchange europei regolamentati. Il documento sottolinea il design non-custodial del wallet di Pi e un consumo energetico estremamente basso di 0,0024 TWh l’anno – il 99,9% in meno rispetto ai 185 TWh di Bitcoin.
L’upgrade del protocollo v23, che introduce KYC decentralizzato e compatibilità con smart contract, è ancora in fase di test su Testnet, con l’integrazione in Mainnet prevista per il quarto trimestre 2025 o il primo trimestre 2026, secondo la roadmap di Pi Network. Questo rappresenta l’ultima tappa tecnica prima della piena funzionalità dell’Open Mainnet.
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Perché è importante
Il rally dei prezzi avviene sullo sfondo di uno sviluppo tecnico significativo ma anche di una crescente pressione dall’offerta. Pi Network affronta uno dei periodi più impegnativi, con sblocchi di token che dovrebbero immettere sul mercato circa 180 milioni di PI nei prossimi 30 giorni, con un picco particolarmente rilevante a dicembre.
Secondo diverse sources, il calendario di sblocco di Pi Network prevede il rilascio di 170 milioni di token nel dicembre 2025, il più grande sblocco in un singolo mese. Se combinato con le migrazioni giornaliere che aggiungono da 3 a 5 milioni di token alla circolazione, l’espansione dell’offerta crea una pressione ribassista sui prezzi, a meno che non venga compensata da una maggiore utilità e demand.
Attualmente Pi Network ha 8,3 miliardi di PI in circolazione su una fornitura massima di 100 miliardi di token, con l’«Effective Total Supply» calcolata dividendo le ricompense di mining migrate per il 65% per tenere conto delle riserve della fondazione, dei pool di liquidità e delle allocazioni al Core Team.
Gli indicatori tecnici suggeriscono che il rally potrebbe incontrare ostacoli. L’indice di forza relativa (RSI) di PI è attualmente sopra 80, segnalando condizioni di ipercomprato e la possibilità di un ritracciamento. Letture RSI sopra 80 indicano in genere che un asset può essere eccessivamente esteso e prossimo a una fase di consolidation.
Il token viene scambiato all’interno di un pattern a triangolo simmetrico tra il supporto a 0,2127 $ e la resistenza a 0,2317 $. Gli analisti tecnici osservano che, se PI dovesse superare la resistenza a 0,2535 $, potrebbe innescare un rialzo del 36% verso 0,30 $. Tuttavia, il mancato mantenimento del supporto potrebbe esporre il prezzo a corrections più profonde.
Pi Network ha lanciato il suo Open Mainnet il 20 febbraio 2025, passando dalla fase di Enclosed Mainnet. Il progetto ha attratto milioni di utenti tramite il mining via mobile, posizionandosi come un punto di ingresso accessibile al mondo delle criptovalute per utenti non tecnici. Oltre 3,36 milioni di utenti hanno completato la verifica KYC e la rete conta più di 350.000 nodes attivi.
Considerazioni finali
Pur avendo compiuto progressi tecnici concreti con l’upgrade di App Studio, la documentazione di conformità MiCA e lo sviluppo del protocollo v23, le speculazioni sul 28 novembre evidenziano le sfide dei progetti guidati dalla community, in cui account non ufficiali possono influenzare in modo significativo il sentiment di mercato senza informazioni verificate da fonti ufficiali.
L’assenza di un annuncio formale del Core Team riguardo al 28 novembre suggerisce che i trader dovrebbero avvicinarsi a questa data con cautela. Precedenti episodi in cui le speculazioni della community hanno superato l’esecuzione effettiva della roadmap ufficiale si sono conclusi con delusioni, quando le tappe attese non si sono materialize.
Il successo di Pi Network dipende in ultima analisi dall’esecuzione della sua roadmap tecnica – inclusa l’integrazione degli smart contract, il lancio di una DEX e gli strumenti di creazione di token – più che da date speculative che circolano nei canali della community. La partnership del progetto con OpenMind per il computing decentralizzato basato su IA e il lancio di Gargoura Digital Bank su Testnet rappresentano passi concreti verso la costruzione di una reale utilità oltre la semplice speculation.
Con circa 170 milioni di token in uscita dallo sblocco a dicembre e PI vicino a livelli tecnici di ipercomprato, i prossimi 30 giorni metteranno alla prova la capacità dell’ecosistema di Pi Network di assorbire l’espansione dell’offerta mantenendo al contempo la stabilità dei prezzi. Il progetto è scambiato a 0,246 $, oltre il 99% al di sotto delle voci speculative sul «valore GCV» che la community ha successivamente debunked, a sottolineare l’importanza di distinguere tra sviluppi verificati e semplici speculazioni della community.
Gli investitori dovrebbero monitorare i canali ufficiali del Pi Core Team per aggiornamenti autentici, piuttosto che fare affidamento esclusivo su account non ufficiali della community, soprattutto considerando la storia di sviluppo graduale e metodico di Pi Network, più che di annunci improvvisi e a sorpresa.
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