Il Regno Unito ha riconosciuto formalmente martedì le criptovalute e le stablecoin come beni personali dopo che la Property (Digital Assets etc) Act 2025 ha ricevuto il Royal Assent da Re Carlo III. La legislazione istituisce una terza categoria di diritti di proprietà che si applica agli asset digitali, inclusi Bitcoin e i token non fungibili.
La legge codifica ciò che i tribunali stavano già applicando tramite sentenze caso per caso, ma eleva tale principio a norma statutaria. Le associazioni di categoria hanno accolto con favore la mossa come una svolta per la chiarezza giuridica e la tutela dei consumatori.
Il Lord Speaker John McFall ha annunciato il Royal Assent alla Camera dei Lord martedì. Il breve disegno di legge ha superato entrambe le Camere del Parlamento senza emendamenti.
Cosa è successo
L’Act risolve una lunga ambiguità nel diritto di Inghilterra e Galles confermando che gli asset digitali possono essere oggetto di diritti di proprietà personale anche se non rientrano nelle categorie tradizionali.
In base alla legge vigente, la proprietà personale ricade in due categorie: le “things in possession”, come oggetti fisici quali le automobili, e le “things in action”, come i crediti o i diritti contrattuali. Criptovalute e NFT non si adattavano facilmente a nessuno dei due gruppi.
La nuova legge stabilisce che “una cosa (inclusa una cosa che è digitale o elettronica per sua natura) non è esclusa dall’essere oggetto di diritti di proprietà personale” solo perché non rientra in queste due categorie.
La legislazione attua le raccomandazioni della Law Commission of England and Wales. La Commissione ha pubblicato il suo rapporto finale nel giugno 2023 dopo anni di consultazioni, concludendo che il sistema di common law era sufficientemente flessibile per accogliere gli asset digitali, ma aveva bisogno di una conferma statutaria per eliminare le incertezze residue.
CryptoUK, la prima associazione commerciale del Paese per il settore crypto e blockchain, ha affermato che il cambiamento porta chiarezza in merito alla prova della proprietà, al recupero dei beni rubati e alla gestione delle disponibilità digitali nei casi di insolvenza o di successione. Il gruppo ha osservato che i tribunali già trattavano le criptovalute come proprietà tramite singole sentenze.
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“Questo cambiamento fornisce maggiore chiarezza e protezione per consumatori e investitori, garantendo che gli asset digitali possano essere chiaramente posseduti, recuperati in caso di furto o frode e inclusi nei processi di insolvenza e successione”, ha scritto CryptoUK.
Perché è importante
Il riconoscimento giuridico rafforza le tutele per il 12% circa degli adulti del Regno Unito che possiede criptovalute, secondo la Financial Conduct Authority. Tale percentuale rappresenta circa 7 milioni di persone, in aumento rispetto al 10% delle rilevazioni precedenti.
I diritti di proprietà consentono ai titolari di intraprendere azioni legali se i loro asset digitali vengono rubati. I tribunali possono ora emettere ordini di congelamento e tracciare gli asset tra i wallet utilizzando principi consolidati di diritto patrimoniale.
La normativa chiarisce inoltre che le criptovalute possono essere incluse nei patrimoni fallimentari ed ereditate tramite testamento. I professionisti dell’insolvenza possono ora trattare le disponibilità digitali come beni a disposizione dei creditori in caso di fallimento di un’impresa.
La CEO di Bitcoin Policy UK, Susie Ward, ha affermato che l’Act crea una tutela giuridica per i detentori di Bitcoin. Il Chief Policy Officer Freddie New l’ha definita forse “il più grande cambiamento nel diritto di proprietà inglese” dal Medioevo.
Il governo considera il cambiamento parte di uno sforzo più ampio per posizionare il Regno Unito come hub per la finanza digitale. La Bank of England ha recentemente avviato una consultazione sulla regolamentazione delle stablecoin denominate in sterline, come parte dei preparativi per un uso più ampio del denaro digitale nei pagamenti.
L’Act si applica a Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. È entrato in vigore il giorno in cui ha ricevuto il Royal Assent.