Japan's Financial Services Agency (FSA) ha ufficialmente avallato un'iniziativa rivoluzionaria da parte delle più grandi istituzioni finanziarie del paese per emettere congiuntamente stablecoin supportati dallo yen, segnando un passo significativo verso l'integrazione della tecnologia blockchain nell'infrastruttura finanziaria mainstream del Giappone.
In un comunicato rilasciato venerdì, l'FSA ha annunciato il lancio del suo "Payment Innovation Project" come risposta diretta ai progressi nella tecnologia blockchain e al suo potenziale per migliorare i sistemi di pagamento. Il programma pilota riunisce i tre megabank del Giappone — Mitsubishi UFJ Financial Group (MUFG), Sumitomo Mitsui Banking Corporation (SMBC), e Mizuho Bank — insieme a Mitsubishi Corporation e a Progmat, la piattaforma di emissione di stablecoin di MUFG.
L'iniziativa rappresenta il primo progetto sotto il framework appena stabilito del Payment Innovation Project dell'FSA, che mira a promuovere l'innovazione nei sistemi di pagamento digitale, mantenendo allo stesso tempo la supervisione regolamentare. Secondo il regolatore, le istituzioni partecipanti inizieranno questo mese ad emettere monete stabili per i pagamenti, con il pilota progettato per verificare se l'emissione multi-bancaria di stablecoin può essere eseguita legalmente e correttamente sotto le normative finanziarie giapponesi.
Trasformare i regolamenti aziendali
Il consorzio serve oltre 300,000 clienti aziendali in tutto il Giappone, posizionando il progetto per avere un impatto sostanziale sulle transazioni tra aziende. Le banche partecipanti pianificano di utilizzare gli stablecoin basati sullo yen per modernizzare i processi di regolamento aziendale e ridurre i costi di transazione, affrontando inefficienze di lunga data nell'infrastruttura bancaria tradizionale.
Mitsubishi Corporation sarà tra le prime aziende a integrare lo stablecoin nei pagamenti attraverso le sue oltre 240 sussidiarie globali, fornendo un caso di test reale cruciale per le applicazioni pratiche della tecnologia nelle operazioni aziendali internazionali.
Lo stablecoin sarà costruito sulla piattaforma Progmat Coin di MUFG, un sistema basato su blockchain che facilita l'interoperabilità multi-catena tra Ethereum, Polygon, Avalanche e Cosmos networks. La piattaforma è stata inizialmente introdotta nel 2022 come parte del più ampio impegno di MUFG nell'infrastruttura degli asset digitali.
Quadro normativo e supervisione
L'FSA ha sottolineato che le istituzioni partecipanti devono dare priorità alla protezione degli utenti e alla trasparenza durante la fase pilota. "Dopo il completamento del progetto pilota, l'FSA prevede di pubblicare i risultati e le conclusioni", ha dichiarato l'agenzia nel suo annuncio, segnalando il suo impegno nella formulazione di politiche basata su fatti nel settore degli asset digitali.
Sotto il quadro normativo del Giappone, le stablecoin sono classificate come "strumenti di pagamento elettronico" ai sensi della Payment Services Act, che è stata modificata a giugno 2023 per stabilire regole complete per l'emissione di valute digitali. La legislazione limita l'emissione di stablecoin a banche autorizzate, operatori di trasferimento di fondi registrati e società fiduciarie, richiedendo nel contempo una riserva di fondi pari o superiore al 100% in depositi in yen e obbligazioni del governo giapponese.
Lancio Pionieristico di JPYC
L'annuncio dell'FSA segue il lancio del JPYC il 27 ottobre, la prima moneta stabile ancorata allo yen, emessa indipendentemente e approvata dall'FSA. La fintech con sede a Tokyo JPYC Inc. ha introdotto la sua stablecoin regolamentata insieme a una piattaforma dedicata per l'emissione e il riscatto, JPYC EX, diventando la prima azienda a ricevere licenza come fornitore di servizi di trasferimento fondi sotto le nuove normative sulle stablecoin del Giappone.
Il presidente di JPYC Noriyoshi Okabe ha annunciato che sette aziende si sono già impegnate a incorporare lo stablecoin nei loro sistemi di pagamento. L'azienda ha fissato un ambizioso obiettivo di 10 trilioni di yen (circa 67 miliardi di dollari) in circolazione entro tre anni, che rivaleggerebbe con la capitalizzazione di mercato attuale di USDC di circa 40 miliardi di dollari.
Lo stablecoin JPYC mantiene un ancoraggio rigoroso 1:1 allo yen giapponese, supportato da depositi bancari e obbligazioni del governo giapponese. A differenza dei servizi finanziari tradizionali, JPYC genera entrate dagli interessi sui beni di riserva piuttosto che dalle commissioni di transazione, offrendo emissione, riscatto e trasferimenti a costo zero agli utenti.
Evoluzione del panorama normativo
L'adozione delle stablecoin da parte del Giappone avviene in un contesto di cambiamenti normativi più ampi mirati a rafforzare la supervisione dell'industria delle criptovalute. Gli sviluppi riflettono il tentativo dell'FSA di bilanciare l'innovazione con la protezione degli investitori a seguito di crolli globali di exchange di alto profilo, inclusa FTX nel 2022.
Bybit, il secondo più grande exchange di criptovalute al mondo per volume di scambi, ha annunciato alla fine di ottobre che sospenderà nuove registrazioni di utenti in Giappone a partire dal 31 ottobre. L'exchange ha citato la necessità di allinearsi con il quadro normativo in evoluzione del Giappone, che include proposte di emendamento per riclassificare le criptovalute sotto la Financial Instruments and Exchange Act piuttosto che sotto la Payment Services Act.
L'FSA sta inoltre considerando riforme normative che consentano alle banche di acquisire e detenere criptovalute come Bitcoin a scopo di investimento, invertendo una restrizione del 2020 che vietava tali partecipazioni a causa di preoccupazioni sulla volatilità. Nel quadro proposto, le banche dovrebbero soddisfare requisiti più rigidi di capitale e gestione del rischio prima di investire in asset digitali.
Inoltre, il regolatore dei titoli giapponese sta sviluppando regolamenti per vietare e punire il trading di criptovalute basato su informazioni privilegiate, una pratica attualmente non coperta dalla legge vigente. Le modifiche proposte autorizzerebbero la Securities and Exchange Surveillance Commission a investigare su attività di scambio sospette e imporre multe ai trasgressori.
Riflessioni finali
Il programma pilota degli stablecoin segna una tappa significativa nella trasformazione della finanza digitale del Giappone. Con lo yen che rappresenta circa il 17% del volume globale di scambi forex come terzo mercato di cambio estero più grande del mondo, un'implementazione di successo potrebbe avere implicazioni sostanziali sui sistemi di pagamento internazionali.
Il mercato globale degli stablecoin attualmente si attesta a circa 297 miliardi di dollari, con il 99% denominato in dollari statunitensi. L'ingresso del Giappone in questo spazio tramite stablecoin regolamentati e supportati da banche potrebbe sfidare la dominanza del dollaro in alcuni mercati asiatici e fornire nuove opzioni per i regolamenti transfrontalieri.
I pagamenti digitali sono aumentati in Giappone, passando dal 13,2% nel 2010 al 42,8% nel 2024, secondo i dati governativi. L'integrazione degli stablecoin basati su blockchain in questo mercato in crescita potrebbe accelerare ulteriormente l'adozione, mantenendo al contempo le garanzie normative che distinguono l'approccio del Giappone da giurisdizioni meno regolamentate.
Il Payment Innovation Project dell'FSA rappresenta un approccio pragmatico all'integrazione degli asset digitali, testando nuove tecnologie all'interno di programmi pilota controllati prima di un'implementazione più ampia. Man mano che il pilota progredisce, i risultati pubblicati dal regolatore probabilmente influenzeranno le decisioni politiche future e potrebbero servire da modello per altre giurisdizioni in cerca di bilanciare l'innovazione con la stabilità finanziaria.

