SoFi Bank ha lanciato SoFiUSD il 18 dicembre, diventando la prima banca nazionale statunitense a emettere una stablecoin su una blockchain pubblica (national bank to issue a stablecoin on a public blockchain).
La mossa della banca positions l’istituto assicurato dalla FDIC come fornitore di infrastruttura per banche e società fintech che cercano un regolamento dei pagamenti più rapido.
SoFiUSD è inizialmente disponibile per uso interno, con un accesso più ampio ai membri di SoFi previsto nei prossimi mesi.
Cosa è successo
La stablecoin di SoFi è launched su Ethereum con copertura completa 1:1 tramite riserve in contanti detenute presso la Federal Reserve.
L’azienda ha dichiarato che la stablecoin consente un regolamento 24/7 a “prezzi frazionari di centesimo” per i partner istituzionali.
L’infrastruttura di SoFi Bank permette ai partner di emettere stablecoin white‑label o di integrare SoFiUSD direttamente nei propri sistemi di pagamento.
Il CEO Anthony Noto ha descritto la blockchain come un “super ciclo tecnologico” che cambierà radicalmente la finanza oltre i soli pagamenti.
Il lancio segue il ritorno di SoFi nel trading di criptovalute a novembre, quando la banca ha iniziato a consentire ai clienti di negoziare circa 30 criptovalute.
SoFi si differenzia dagli emittenti di stablecoin nativi cripto operando sotto la supervisione dell’OCC come istituto di deposito con licenza nazionale.
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Perché è importante
La stablecoin di SoFi si distingue per il suo posizionamento regolamentare più che per l’innovazione tecnica.
In quanto banca con licenza e accesso diretto alla Federal Reserve, SoFi può detenere le riserve direttamente presso la Fed, eliminando il rischio di credito degli intermediari.
Il lancio arriva una settimana dopo che l’OCC ha granted un’approvazione condizionale a cinque società cripto per licenze di banca fiduciaria nazionale, tra cui Circle (USDC) e Ripple (XRP).
Queste approvazioni creano un percorso parallelo per le società cripto‑native per ottenere una supervisione federale senza diventare banche che raccolgono depositi.
La strategia white‑label di SoFi si rivolge alle banche che non si sentono a proprio agio a emettere direttamente stablecoin ma che cercano un regolamento basato su blockchain.
L’azienda non ha rivelato quali partner si siano impegnati a usare SoFiUSD né ha fornito tempistiche di adozione.
Le azioni SoFi sono scambiate intorno ai 25 dollari, in rialzo di circa il 75% negli ultimi sei mesi.
La stablecoin sarà integrata con SoFi Pay per le rimesse internazionali e potrà servire i partner di Galileo che elaborano miliardi di transazioni.
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